venerdì 4 novembre 2011

Romania: novità fiscali

Anche la Romania sta conoscendo gli effetti della grave crisi economica mondiale, tanto che per rispettare l'obiettivo di un deficit al 6,8% del PIL entro la fine 2010 e del 4,4% nel 2011 (necessari per accedere ai finanziamenti concessi dal Fondo monetario internazionale e dall'Unione europea), ha adottato tra l'altro, con l'ordinanza d'urgenza n. 58 del 26 giugno 2010, una serie di misure di carattere fiscale. Dal 1° luglio  l'aliquota Iva ordinaria è salita dal 19 al 24%, sono state rideterminate le condizioni che qualificano la natura del lavoro dipendente, è stata ridotta la quota delle deduzioni di spesa per reddito dipendente che scende dal 40 al 20% dell'imponibile.

Piano antievasione fiscalePer arginare il fenomeno dell'evasione fiscale (un elemento che vede la Romania in vetta alle classifiche europee), con decorrenza dal porossimo 1° agosto, è istituito presso l'Agenzia dell'Amministrazione fiscale, con l'ordinanza di emergenza n. 54/2010, un apposito registro degli operatori intracomunitari in cui devono essere annotati tutti coloro che effettuano operazioni intracomunitarie. Chi non è iscritto nel registro non potrà più avere una partita Iva necessaria per effettuare questo tipo di operazioni.

Tagli alle agevolazioni fiscali
Contestualmente è stato dato un taglio netto alle agevolazioni di cui godevano le c.d. microimprese, cioè quelle società (che per oltre il 50% svolgono attività diverse da consulenza e management) che nell'anno d'imposta hanno registrato un fatturato minore di 100mila euro e contano un numero di dipendenti inferiore a 9. Infatti fino al 31 dicembre 2009 queste godevano di un'aliquota agevolata addirittura del 3% (era del 2% nel 2007 e del 2,5% nel 2009) mentre dal 1° gennaio 2010 si applica l'aliquota del 16%. Tuttavia per l'anno in corso resta ancora in vigore, laddove sussistano le condizioni, l'imposta minima o forfetaria.
Imposta sul reddito delle persone fisicheIl sistema fiscale rumeno ha adottato dalla riforma del 2005 una tassazione sui redditi con aliquota unica del 16%, la c.d. flat tax.  In particolare, per quanto riguarda le persone fisiche, se residenti (cioè soggiornano per più di 183 giorni l'anno in Romania) sono assoggettate a tassazione per tutti i redditi ovunque prodotti; altrimenti sono tassate limitatamente ai redditi prodotti nel territorio dello Stato.
Per l'imposta sulle persone fisiche è prelevata mediante un'aliquota del 16%. Anche alcune componenti del reddito sono tassate mediante ritenuta alla fonte, sempre nella misura del 16%. Ad esempio dividendi, interessi e plusvalenze su partecipazioni corrisposti a persone fisiche, salvo più favorevoli disposizioni convenzionali. Tale regime impositivo incontra comunque delle deroghe. Sono previste numerose forme di deduzioni dal reddito complessivo delle persone fisiche, con alcuni limiti per i redditi da lavoro dipendente per i quali sono deducibili soltanto i contributi per la previdenza sociale obbligatoria e quelli per l'assicurazione sanitaria versati dal lavoratore

Imposta sul reddito delle società o sugli utili
Sono considerati soggetti passivi d'imposta:
  • le società fiscalmente residenti, cioè che sono costituite o hanno sede amministrativa nello Stato, per i redditi ovunque prodotti;
  • le società non residenti, limitatamente ai redditi prodotti in Romania attraverso una stabile organizzazione.
Dalla base imponibile sono deducibili i costi inerenti l'attività da cui deriva il reddito imponibile. Le perdite possono essere riportate per cinque anni e i piani di ammortamento fiscale, modulati secondo la vita utile presunta del bene, variano dai due ai sessanta anni. Anche in questo caso si applica l'aliquota unica del 16%

Trattamento fiscale di dividendi, interessi e royaltiesDopo l'ingresso nell'Unione europea non sono assoggettati a tassazione i dividendi distribuiti a una società comunitaria se la partecipazione è detenuta da almeno due anni ed è pari almeno al 10%. Questa percentuale è applicata dal 2009 (in precedenza era del 15%). Per quanto concerne gli interessi, in applicazione della direttiva 2003/49/Ce, è previsto fino al 31 dicembre 2010 un regime transitorio. In particolare gli interessi  corrisposti da società romene a società partecipate comunitarie (a condizione che la partecipazione sia detenuta da almeno due anni e sia pari almeno al 25%) si applica una ritenuta del 10% mentre dal 2011 non saranno assoggettati ad alcuna ritenuta. Stesso discorso per le royalties se sussistono le stesse condizioni previste dalla citata direttiva.
L'imposta sul valore aggiunto
L'imposta sul valore aggiunto è stata introdotta nel Paese nel 1993, grazie a un accordo provvisorio stipulato tra la Romania e l'Unione europea sugli scambi e le transazioni commerciali.
L'aliquota ordinaria, al 24%, colpisce tutte le cessazioni di beni e le prestazioni di servizi, ad eccezione di quelle in regime di esenzione. L'aliquota ridotta al 9% si applica ad alcune fattispecie espressamente previste dalla legge (es, farmaci, libri, ingressi ai musei, servizi alberghieri, ecc.).


(fonte: Fisco Oggi)

lunedì 24 ottobre 2011

Russia: Crescita delle importazioni di macchine agricole italiane

Dopo la battuta d’arresto causata dalla crisi economica internazionale, il mercato delle macchine agricole torna a crescere nella Federazione Russa, uno dei Paesi con il più alto fabbisogno di mezzi meccanici e attrezzature per lavorare la terra. Le vendite di trattrici, che secondo i dati Rosagromash erano nel 2009 pari a circa 15.200 unità, sono salite nel 2010 a 21.000 unità complessive, segnando un incremento intorno al 38%; ma soprattutto hanno registrato un boom nei primi sette mesi di quest’anno, nei quali hanno già superato il numero dell’intero anno 2010. Nel periodo gennaio-luglio 2011, infatti, le vendite nella Federazione Russa hanno raggiunto le 22.900 unità, che rispetto alle 11.200 dello stesso periodo 2010 rappresentano un incremento superiore al 100%. In forte crescita anche le vendite di mietitrebbiatrici, che raggiungono nei sette mesi quota 5.060, con un aumento di quasi il 60% rispetto alle 3.180 dello stesso periodo 2010.

(fonte:  rivista "con i piedi per terra")

martedì 18 ottobre 2011

Brasile: il settore IT cresce ma i talenti scarseggiano

Secondo una recente classifica che valuta la competitività nel settore dell’IT stilata dall’ufficio di ricerca e analisi dell’autorevole rivistaEconomist per l’organizzazione Business Software Alliance (BSA), il Brasile ha migliorato il proprio livello rispetto agli anni scorsi raggiungendo la 39° posizione nell’ambito della tecnologia dell’informazione.
Tale avanzamento, dovuto principalmente ai consistenti investimenti nella ricerca e nelle infrastrutture, ha permesso al Paese di collocarsi appena una posizione dietro la Cina e di distanziare notevolmente gli altri paesi dell’America Latina, con l’eccezione del Cile che è il leader regionale del settore. Alcune voci della categoria “Capitale umano” hanno aiutato il Brasile, poiché il numero di ingegneri e di laureati in materie scientifiche è aumentato, permettendo al Paese di collocarsi all’ottavo posto in relazione a questa voce. Sono presenti, tuttavia, alcuni ostacoli allo sviluppo del settore IT in Brasile.La mancanza di professionisti del settore e la farraginosa burocrazia sono i principali. Relativamente al primo punto si osserva, infatti, come l’attitudine tecnologica dei brasiliani sia piuttosto bassa, come testimoniato dagli attuali 90mila posti vacanti in questo settore (diventeranno 800mila nel 2014, secondo una proiezione della Fondazione Getulio Vargas – FGV).La situazione fa sorgere timori per lo sviluppo futuro del settore. Secondo Frank Caramuru, direttore della BSA in Brasile, si può già parlare di una crisi di talenti nel mercato brasiliano dell’IT, tanto che ''Occorre un incremento sostanziale nel livello qualitativo dei corsi di informatica presso gli istituti di formazione, coniugato a un vigoroso stimolo agli studenti affinché si orientino verso questa professione. In merito alla burocrazia, questa ostacola sia la diffusione della banda larga in Brasile, sia il livello di competitività delle imprese brasiliane del settore. È necessario che queste barriere siano abbattute al più presto dall’amministrazione brasiliana per permettere al Paese di competere con gli altri BRIC. Secondo uno studio, infatti, sebbene l´India e la Cina occupino nella classifica rispettivamente il 34º e il 38° posto, entrambi hanno guadagnato molte posizioni nel ranking e le previsioni indicano che scaleranno ulteriormente la classifica nei prossimi anni.A tal proposito, secondo Caramuru “i Paesi BRICS detengono il vantaggio di una manodopera con un costo inferiore rispetto ai paesi sviluppati ma la Cina e l´India, rispetto al Brasile, hanno avuto un incremento maggiore nel ranking per merito dell’elevato livello di formazione dei loro studenti del settore IT”.(ICE SAN PAOLO)

martedì 4 ottobre 2011

Internazionalizzazione nei paesi emergenti: il Brasile

Il Rapporto sulla competitività del World Economic Forum colloca il Brasile nel ranking mondiale al 58° posto (Italia al 48°) per il 2010-2011 con un punteggio di 4,28 (Italia 4,37; Svizzera – che è al 1° posto – 5,63), confermando la posizione occupata nel ranking 2009-2010.

I punteggi migliori assegnati ai vari parametri che compongono l’indice sono:

• ampiezza del mercato;
• mondo degli affari e mercato finanziario sofisticati;
• attitudine all’innovazione;
• prontezza all’adeguamento tecnologico;
• buon livello dell’alta formazione, mentre la formazione di base è più carente.

I fattori che offuscano il business climate e quindi sono considerati negativi (in base a interviste a manager e operatori economici) sono, nell’ordine:

• la regolamentazione fiscale e le imposte, considerate complessivamente alte;
• l’eccessiva regolamentazione del mercato del lavoro;
• l’inefficienza della burocrazia pubblica;
• l’accesso al credito per le imprese e i consumatori;
• l’inadeguatezza delle infrastrutture;
• la corruzione diffusa.

La stabilità macroeconomica è in netto miglioramento, così come l’instabilità politica. La presenza del crimine e l’insicurezza cittadina, che pure è un dato di fatto, non viene valutata dai manager intervistati come una minaccia molto sentita.



fonte (ubi banca)

lunedì 26 settembre 2011

Il Brasile ha aumentato l’imposta di importazione per sette prodotti

Le barche a motore per sport e svago vedono aumentare l’aliquota dal dal 20% al 35%; stesso aumento anche per l’aliquota sull’importazione di ruote ed assi ferroviari e su quella per l’importazione delle biciclette, mentre per i pneumatici di gomma utilizzati per le biciclette l’imposta sale dal 16% al 35%.
Sugli apparecchi per l’aria condizionata con capacità inferiore a 7.500 frigorie/ora l’aliquota sale dal 18% al 35%, mentre per parti di condensatori o umidificatori utilizzati per la fabbricazione degli stessi apparecchi l’imposta passerà dal 14% al 25%.
Infine, per i porcellanati l’imposta sale dal 12% al 35%.

fonte (expofocus)

sabato 17 settembre 2011

Renault venderà in Italia modelli Dacia su internet

Il Paese che la Renault ha prescelto per lanciare questa sperimentazione è proprio l’Italia.
La Dacia, di origine romena, marca low-budget del colosso francese, con i suoi modelli molto essenziali si presta questo tipo di vendita.
Atteso a breve un progetto commerciale simile in internet anche dal concorrente gruppo PSA Peugeot Citroen.
(fonte (exportfocus)

venerdì 16 settembre 2011

Mosca città più cara al mondo per i viaggi d’affari

Secondo uno studio pubblicato da Hogg Robinson Group (HRG), il colosso del corporate travel management con sede nel Regno Unito, Mosca è anche nel 2011 la città più cara al mondo per ciò che riguarda i prezzi degli hotel utilizzati da chi viaggia per affari.
Lo studio ha analizzato i prezzi delle stanze degli hotel frequentati per business nella prima metà del 2011 in quelle che sono le 50 città più importanti del mondo per i viaggi d’affari. In 33 di queste 50 città si è verificato un aumento delle tariffe degli hotel rispetto al 2010. La crescita in media è stata del 4%, con differenze significative da area ad area.
Mentre ci sono stati aumenti delle tariffe in Asia, con l’area del Pacifico che ha registrato il maggiore incremento (+7% rispetto al 2010), ci sono stati cali in Europa dell’Est ed Africa.
In quasi tutte quelle che sono le destinazioni per affari più importanti in Nord America ci sono stati aumenti dei prezzi delle stanze negli hotel per business; l’aumento medio rispetto al 2010 registrato in tutta l’area è del 4%.
Sotto la classifica delle10 città più care per questa prima metà del 2011 e relativi raffronti con il 2010.
Cittàprezzo medio stanza 2011 (in Sterline)prezzo medio stanza 2011 (in val. locale)prezzo medio stanza 2010 (in Sterline)prezzo medio stanza 2010 (in val. locale)Variazione in val. localeVariazione in val. SterlinePosizione 2010
MOSCA£260.68(RUB)12,048.63£257.80(RUB)11,802.082%1%1
GINEVRA£227.68(CHF)375.67£201.42(CHF)294.0728%13%2
ZURIGO£220.40(CHF)319.58£188.53(CHF)311.073%17%7
PARIGI £208.21(€)239.44£197.49(€)229.095%5%4
STOCCOLMA£201.77(SEK)2267.89£182.67(SEK)1879.6721%10%9
WASHINGTON£198.75($)302.10£193.53($)313.52-4%3%6
SYDNEY £197.29(AUD)305.84£169.54(AUD)289.915%16%12
ISTANBUL £196.05(TRY)497.96£157.61(TRY)362.5037%24%20
NEW YORK C.£172.63($)262.40£169.15($)274.02-4%2%5
OSLO £193.70(NOK)1745.24£175.26(NOK)1612.409%11%11
(fonte expofocus)

lunedì 12 settembre 2011

ROMANIA: L’UE APPROVA IL REGIME DEI CERTIFICATI VERDI





Pubblicate le norme che modificano la Legge n. 220/2008 sulla promozione delle FER


Il Parlamento rumeno ha finalmente approvato (Legge n. 139/2010) le modifiche alla legge n. 220/2008 sui sistemi di promozione dell’efficienza energetica e dello sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.

In relazione al numero di certificati verdi attribuiti a Mw per ogni singola fonte rinnovabile, si rappresentano le seguenti novità:


i. 3 certificati verdi per 1 Mw di energia prodotta da centrali idroelettriche nuove (cioè poste in funzione dopo il 1 gennaio 2004); 2 certificati verdi per 1 Mw di energia prodotta da centrali idroelettriche attivate precedentemente alla data di cui al p. i ma interessate da interventi di adeguamento tecnologico;
ii. 2 certificati verdi per 1 MW di energia prodotta da impianti eolici fino al 2017; dal 1 gennaio 2018, 1 certificato verde per 1 Mw;
iii. 3 certificati verdi per 1 Mw di energia prodotta da impianti di biogas, biomasse, energia geotermale;
iv. 6 certificati verdi per 1 Mw di energia prodotta da fonte solare.


Il valore dei certificati verdi nel periodo 2008-2025 deve inquadrarsi in un valore minimo di Euro 27 ed un massimo di Euro 55.
(fonte: renewable Energy - Law solutions)

mercoledì 1 giugno 2011

Slovacchia: sovvenzioni agli investimenti sostituite da benefici fiscali

Come conseguenza di un emendamento della Legge sugli incentivi per gli investimenti, in Slovacchia, dal 1 giugno 2011 le sovvenzioni agli investimenti verrano concesse prevalentemente sottoforma di agevolazioni fiscali.
In base a ciò, i beneficiari di sovvenzioni agli investimenti, potrebbero ottenere invece come beneficio un prolungamento del periodo di agevolazioni fiscali dai 5 ai 10 anni.
Le sovvenzioni per l´acquisto dei beni materiali e immateriali a lungo termine rimarranno solo in casi eccezionali e per progetti di importanza strategica.
(fonte Expofocus)

martedì 31 maggio 2011

Romania: Nuovo codice del lavoro

Il nuovo Codice del Lavoro che sta per essere adottato in Romania, è orientato a rendere più flessibile il mercato del lavoro e a diminuire il lavoro nero.
Tra le maggiori innovazioni previste: abrogazione degli articoli relativi alla regolazione dei contratti collettivi di lavoro (saranno regolati da una legge speciale), la durata massima per le assunzioni a tempo determinato passa da 24 mesi a 36 mesi, il periodo di prova relativo ai contratti a tempo indeterminato passerà da 30 giorni a 45 giorni (da 90 a 120 giorni per dirigenti), retribuzioni più alte per i turni di notte, i criteri di valutazione delle prestazioni individuali saranno stabiliti sin dall’inizio del contratto di lavoro.
Sono state inoltre previste multe più alte per i datori di lavoro che offriranno lavori in nero.
(fonte: Expofocus)

mercoledì 13 aprile 2011

Internazionalizzazione: istruzioni per l'uso...

Un breve vademecum con i principali aspetti da tener presente quando si vuole affrontare un'avventura imprenditoriale all'estero.

lunedì 14 marzo 2011

Quatar: 2011 Pil in crescita del 20%

(ICE) - ROMA, 14 MAR - Nel 2011 il PIL del Qatar crescerà del 20%. È quanto prevede il Fondo Monetario Internazionale, che nel suo rapporto sul piccolo Stato del Golfo spiega come il Qatar abbia affrontato ”eccezionalmente bene” la crisi finanziaria globale.

Diversi – secondo il rapporto - i fattori che hanno contribuito a sostenere alti i tassi di crescita nel Paese: l’aumento della spesa pubblica, l’ampio sostegno garantito dal governo al sistema bancario e il considerevole aumento della capacità di produzione di gas naturale liquefatto (GNL)
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, dunque, le previsioni economiche per il Qatar continuano ad essere positive, mentre eventuali rischi di ribassi potrebbero essere causati da un drastico calo dei prezzi degli idrocarburi.
(ICE Dubai)

venerdì 25 febbraio 2011

Romania: in vista la privatizzazione della compagnia aerea Tarom

La Romania si è impegnata a trovare entro la fine del 2011 un investitore per la compagnia aerea Tarom , per procedere poi con la privatizzazione di questa secondo quanto concordato con il FMI.
Un accordo tra Governo romeno ed FMI da a quest’ultimo il potere di monitorare anche la situazione relativa ad altre aziende dipendenti dal Ministero dei Trasporti di Romania, quali la Compagnia Nazionale delle Autostrade e Strade Nazionali della Romania, Metrorex e nel settore ferroviario CFR SA, CFR Calatori, CFR Marfa ed Electrificare CFR. (fonte Mediafax)

giovedì 17 febbraio 2011

Federazione Russa: Principali aspetti dello sviluppo economico attuale.

Il panorama economico internazionale è stato caratterizzato, in particolare negli ultimi tempi, da cambiamenti strutturali negli equilibri che stanno modificando gli orizzonti operativi.

Volgendo lo sguardo verso oriente balza agli occhi la crescita imponente del PIL cinese, anche se la sua evoluzione geometrica quasi perfetta fa sorgere qualche dubbio in relazione alla effettiva aderenza con la situazione reale. Dall'altro canto la distanza ed il rischio concreto sulla qualità dei prodotti stimolano nuove considerazioni in merito alla  reale profittabilità economica del mercato della Cina.

I recenti fatti che stanno in questi giorni infiammando le coste del mediterraneo gettano ombre di incertezza sul futuro economico di quelle zone e fanno riflettere gli operatori sulla opportunità di rivolgere lo sguardo verso altri orizzonti tra i quali la Federazione Russa. 


Le opportunità che si prospettano in questa vasta area sono molteplici e devono essere sempre contemperate con la comprensione della situazione sociale e degli usi che spesso divergono nelle forme e nei contenuti dai comportamenti propri della "vecchia Europa".
Nel prospetto presente in figura e che ho tratto da uno studio SACE, sono evidenziati i principali indicatori economici che possono rappresentare un quadro della situazione economica attuale della Federazione Russa e delle sue possibili evoluzioni nel breve periodo. 
A corollario dei dati è opportuno porre l'attenzione sui rischi che si possono correre in termini operativi sviluppando un attività economica e che possono essere raggruppati come segue:

Rischio politico: La diarchia Medvedev-Putin assicura la stabilità politica interna del paese. Tuttavia nella regione del Caucaso del Nord sono in aumento le azioni terroristiche da parte dei movimento islamisti-indipendentisti.  

Rischio economico: Nel biennio 2010 e 2011 si registrerà una crescita moderata, derivante in parte dall’aumento dei prezzi del petrolio. La recente emissione di due eurobond ha avuto una buona collocazione sul mercato.  

Rischio finanziario e operativo: Le autorità hanno gestito con successo la crisi di liquidità. Ora il rischio principale è costituito dal deterioramento degli asset, in particolare a causa dell’aumento dei crediti non esigibili (NPL). L’attività degli investitori può essere ostacolata dalla limitata trasparenza del sistema e dall’elevata burocrazia.

lunedì 14 febbraio 2011

Investimenti immobiliari in Turchia

Istanbul occupa la prima posizione in una speciale classifica stilata da Pricewaterhouse Coopers che misura l’interesse a operare investimenti nel settore immobiliare in 27 capitali e grandi città europee.
La capitale della Turchia, che deve questo primato anche alla notevole crescita economica che si registra nel Paese, precede in questa graduatoria Londra e Monaco di Baviera.
Atene e Dublino occupano gli ultimi due posti della classifica.

martedì 8 febbraio 2011

Serbia: New State Financial Assistance

SIEPA has announced a public call for another round of financial assistance for new investment projects in Serbia. Application deadline is March 4, 2011.
State grants are offered for Greenfield and Brownfield projects in all industries, except for Retail, Tourism, Hospitality and Agriculture. Eligible companies are those involved in the internationally marketable manufacturing activities and services sector. For investments in manufacturing activities SIEPA is granting funds from €2,000 to €5,000 per every new employee, and €4,000 to €10,000 for investments in the devastated areas and areas of special state interest (Zajecar, Kraljevo, Nis, Novi Pazar). For investments in the Automotive, Electronics and IT industry in the areas of special state interest available funds range from €5,000 to €10,000, and  for investments in the internationally marketable services from €2,000 to €10,000 per every new employee.
(fonte SIEPA)

domenica 6 febbraio 2011

Dinamica salariale in Slovacchia

Le aspettative salariali degli slovacchi non vanno più aumentando a un ritmo irreale, come prima della crisi. A quel tempo crescevano di oltre il 10% su base trimestrale. Nel 2° trimestre del 2010 le persone in cerca di lavoro si aspettavano una crescita annuale delle retribuzioni di appena il 2%, cioè 14 euro in cifre reali. Il salario medio previsto è quindi di circa 764 euro (lordo), secondo i dati raccolti dal portale Profesia.sk.

mercoledì 26 gennaio 2011

martedì 25 gennaio 2011

Nuova tassa sui terreni in Romania

Sulla base di una norma in discussione in questi giorni tra breve chi è proprietario di un terreno incolto in Romania potrà vedersi  costretto a versare una nuova imposta pari a 400 nuovi lei (equivalente a 93,91 euro) per ettaro per i terreni non coltivati.
D'altra parte sta per essere varata anche una nuova misura volta ad incrementare la superficie coltivata: si tratta di un contributo di 550 nuovi lei per ettaro concesso a coloro che coltivano il terreno.

lunedì 17 gennaio 2011

Romania: Gare di appalto nel settore trasporti

Una gara d’appalto di circa 3,2 miliardi di euro per la costruzione ed ammodernamento di strade regionali e di interesse locale verrà indetta a breve in Romania.

La gara d’appalto sarà divisa per lotti e riguarderà 10.000 km di strade regionali, oltre alla costruzione di impianti di alimentazione idrica e di depurazione delle acque reflue in circa 1500 località.

Il Ministero dello Sviluppo Regionale e del Turismo di Romania sta per pubblicare l’annuncio dell’asta, con le procedure di aggiudicazione che dovrebbero iniziare il 1° febbraio 2011.

Intanto sono stati pubblicati dall’azienda delle Ferrovie di stato (CFR SA) diversi annunci di partecipazione a gare per l’ammodernamento di 12 stazioni ferroviarie.