Mentre alcuni cittadini russi esprimono il loro patriottismo urlando sugli spalti dello stadio Luzhniki, gli stilisti russi, che si stanno indirizzando sempre di più alla produzione nazionale, ritengono che il rumore dei tacchi alti sulle passerelle rappresenti al meglio il loro amore per la patria.
Reduci dall’appuntamento annuale della Mercedes-benz fashion week di Mosca, gli stilisti russi, che hanno riportato in patria i loro stabilimenti produttivi, affermano che la strategia non ha solo una dimensione patriottica, ma ha senso anche dal punto di vista degli affari.
“Non si tratta di una mossa pubblicitaria”, dichiara Olga Feldt, direttrice generale di Kira Plastinina Style. L'azienda russa ha appena aperto uno stabilimento nella regione di Mosca, nel tentativo di spostare nuovamente la produzione dall'Asia in Russia.
Kira Plastinina è una delle tante case di moda russe che stanno abbandonando la Cina, in seguito all’aumento dei costi di produzione. Questo esodo potrebbe essere proprio ciò di cui ha bisogno la Russia per rilanciare la sua industria tessile che versa in uno stato di totale decadenza. L'investimento iniziale in impianti locali e personale specializzato rimane, tuttavia, ancora troppo alto; pertanto molte aziende preferiscono installare la loro produzione nei Paesi vicini dell'Europa Orientale.
La stilista russa Kira Plastinina ha investito 150 milioni di rubli (4 milioni e 8mila dollari) per aprire la prima linea di produzione nello stabilimento di Ozyory. La sua azienda sta progettando di raddoppiare tale importo investendo, in un secondo momento, in una seconda linea.
La fabbrica tessile produrrà 325mila capi di abbigliamento all'anno, che copriranno il 100 per cento della prima linea di Plastinina e il 15 per cento della sua linea di diffusione per ragazze di età compresa tra i 14 e i 25 anni, nonostante ci si aspetti che questa cifra aumenti al 40 per cento, non appena la seconda linea di abbigliamento entrerà in produzione. In precedenza, i capi del marchio venivano prodotti in Cina.
I dirigenti della società insistono sul fatto che si tratti di una mossa del tutto logica dal punto di vista economico. Si prevede, infatti, che i ricavi, che raggiungeranno i 4 miliardi e mezzo di rubli nel 2012, aumenteranno del 40 per cento, raggiungendo i 5 miliardi e mezzo di rubli nel 2013, in gran parte proprio a seguito del trasferimento dello stabilimento di produzione in Russia, dichiara Plastinina.
“L’apertura di uno stabilimento produttivo nella regione di Mosca, non lontano dalla sede centrale, ci permetterà di semplificare l’iter attraverso il quale deve passare ogni collezione, dalla fase di progettazione al momento in cui il capo finito viene presentato all’atelier - afferma Plastinina -. In sostanza, siamo in grado di reagire più velocemente alle richieste dei nostri clienti e di adattarci rapidamente alle ultime tendenze”.
Plastinina calcola che, producendo i capi in Russia, riuscirà a ridurre il ciclo di produzione da 9 a 2 mesi. Come previsto, i costi della manodopera sono aumentati. La società pagava gli operai cinesi dai 100 ai 150 dollari al mese, mentre i dipendenti a Ozyory ricevono un salario mensile di 906 dollari. Tuttavia, Plastinina ha affermato che il prezzo delle creazioni rimarrà invariato dal momento che lo stabilimento russo utilizzerà la tecnologia in maniera più efficace.
(fonte: the moscow time)