domenica 31 marzo 2013

Buona Pasqua!



Поздравляю с наступающей Пасхой!

giovedì 29 novembre 2012

La Russia avanza nella classifica mondiale “Doing Business 2013”





La Federazione Russa avanza di ben otto posizioni, dalla 130°alla 122°, nella classifica “Doing Business 2013” stilata dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale.

(fonte: camera di commercio italo-russa)

sabato 17 novembre 2012

Moda, i marchi russi tornano in patria


In Cina i costi aumentano e tanti brand della Federazione spostano la produzione dall'Asia a casa. Un rientro che potrebbe rivelarsi positivo per rilanciare l'industria tessile
Moda, i marchi russi tornano in patria
La stilista russa Kira Plastinina ha investito 150 milioni di rubli per aprire la sua prima linea di produzione a Ozyory, nella regione di Mosca (Foto: Ria Novosti)
Mentre alcuni cittadini russi esprimono il loro patriottismo urlando sugli spalti dello stadio Luzhniki, gli stilisti russi, che si stanno indirizzando sempre di più alla produzione nazionale, ritengono che il rumore dei tacchi alti sulle passerelle rappresenti al meglio il loro amore per la patria.

Reduci dall’appuntamento annuale della Mercedes-benz fashion week di Mosca, gli stilisti russi, che hanno riportato in patria i loro stabilimenti produttivi, affermano che la strategia non ha solo una dimensione patriottica, ma ha senso anche dal punto di vista degli affari. 

“Non si tratta di una mossa pubblicitaria”, dichiara Olga Feldt, direttrice generale di Kira Plastinina Style. L'azienda russa ha appena aperto uno stabilimento nella regione di Mosca, nel tentativo di spostare nuovamente la produzione dall'Asia in Russia.

Kira Plastinina è una delle tante case di moda russe che stanno abbandonando la Cina, in seguito all’aumento dei costi di produzione. Questo esodo potrebbe essere proprio ciò di cui ha bisogno la Russia per rilanciare la sua industria tessile che versa in uno stato di totale decadenza. L'investimento iniziale in impianti locali e personale specializzato rimane, tuttavia, ancora troppo alto; pertanto molte aziende preferiscono installare la loro produzione nei Paesi vicini dell'Europa Orientale.

La stilista russa Kira Plastinina ha investito 150 milioni di rubli (4 milioni e 8mila dollari) per aprire la prima linea di produzione nello stabilimento di Ozyory. La sua azienda sta progettando di raddoppiare tale importo investendo, in un secondo momento, in una seconda linea.

La fabbrica tessile produrrà 325mila capi di abbigliamento all'anno, che copriranno il 100 per cento della prima linea di Plastinina e il 15 per cento della sua linea di diffusione per ragazze di età compresa tra i 14 e i 25 anni, nonostante ci si aspetti che questa cifra aumenti al 40 per cento, non appena la seconda linea di abbigliamento entrerà in produzione. In precedenza, i capi del marchio venivano prodotti in Cina.

I dirigenti della società insistono sul fatto che si tratti di una mossa del tutto logica dal punto di vista economico. Si prevede, infatti, che i ricavi, che raggiungeranno i 4 miliardi e mezzo di rubli nel 2012, aumenteranno del 40 per cento, raggiungendo i 5 miliardi e mezzo di rubli nel 2013, in gran parte proprio a seguito del trasferimento dello stabilimento di produzione in Russia, dichiara Plastinina.

“L’apertura di uno stabilimento produttivo nella regione di Mosca, non lontano dalla sede centrale, ci permetterà di semplificare l’iter attraverso il quale deve passare ogni collezione, dalla fase di progettazione al momento in cui il capo finito viene presentato all’atelier - afferma Plastinina -. In sostanza, siamo in grado di reagire più velocemente alle richieste dei nostri clienti e di adattarci rapidamente alle ultime tendenze”.

Plastinina calcola che, producendo i capi in Russia, riuscirà a ridurre il ciclo di produzione da 9 a 2 mesi. Come previsto, i costi della manodopera sono aumentati. La società pagava gli operai cinesi dai 100 ai 150 dollari al mese, mentre i dipendenti a Ozyory ricevono un salario mensile di 906 dollari. Tuttavia, Plastinina ha affermato che il prezzo delle creazioni rimarrà invariato dal momento che lo stabilimento russo utilizzerà la tecnologia in maniera più efficace.


(fonte: the moscow time)

lunedì 1 ottobre 2012


 Romania: contributi e agevolazioni per la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati


In Romania, le aziende che creeranno un minimo di 200 posti di lavoro per figure professionali altamente qualificate, riceveranno un aiuto che coprirà il 40-50% delle spese salariali sostenute per questi nuovi assunti.
Timisoara

Più in dettaglio, quest’agevolazione prevede, la copertura del 50% delle spese per gli stipendi (40%, se nella zona di Bucarest-Ilfov), per i nuovi posti di lavoro creati, per un periodo di due anni di attività.
I posti di lavoro creati devono essere mantenuti per almeno cinque anni dalla data della prima tranche della sovvenzione ricevuta. A titolo di garanzia circa quest’obbligo contrattuale, le aziende devono presentare una lettera di garanzia bancaria con un valore minimo uguale al valore della sovvenzione.
Quest’aiuto, concesso dal governo romeno, potrà trovare applicazione nei seguenti settori: industria manifatturiera, telecomunicazioni, servizi di tecnologia informatica, sviluppo software e servizi informatici, ricerca-sviluppo, produzione e fornitura di acqua calda, gas, energia elettrica e termica.
Non esistono limiti superiori né al valore della sovvenzione concessa, né all’importo della retribuzione relativamente al nuovo posto di lavoro creato.

(fonte: expofocus)

 Export di abbigliamento e maglieria in Russia registra incremento significativo


Cifre relative alle esportazioni italiane di abbigliamento verso la Russia nei primi mesi del 2012, mostrano segnali incoraggianti.
una strada del lusso a Mosca

Nei primi due mesi dell’anno in corso, l’export di abbigliamento verso la Russia, escludendo i prodotti di maglieria, ha mostrato un incremento superiore al 13% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Il valore complessivo ha toccato i 136 milioni di euro.
Per quello che riguarda invece i soli prodotti di maglieria, l’incremento nel primo bimestre 2012, è stato molto più consistente, + 31% rispetto allo steso periodo del 2011.
Il valore complessivo ha raggiunto 59 milioni di euro, contro i 45 dei primi due mesi del 2011.

(fonte: exportfocus)

sabato 4 febbraio 2012

Ungheria: fallisce compagnia di bandiera Malev, aerei a terra

E' fallita la compagnia di bandiera ungherese Malev. Dopo 66 anni di attivita', dalle 6 di questa mattina gli aerei sono a terra. 

Lo annuncia la stessa societa' sul suo sito web, che e' stato praticamente chiuso. "Purtroppo - scrive l'amministratore delegato Limburger Lorant - abbiamo fatto del nostro meglio per evitare questo esito. Negli ultimi giorni c'era ancora la speranza di una ripresa e la fiducia dei passeggeri era intatta. Purtroppo, i nostri fornitori hanno chiesto il pagamento anticipato dei servizi forniti e questo ha svuotato del tutto le casse della societa'". L'a.d. conclude chiedendo "scusa a tutti". Chi 03-02-12 09:58:01 (0071)news 5

 




fonte: (www.corriere.it)